sabato 21 maggio 2016

2003 (#36) - Il lavoro come procuratore distrettuale di Christine, la denuncia di Nicholas, il viaggio a Toronto con Victor e la morte di Albert

Proprio mentre Christine sta pensando ai sui progetti futuri domandandosi cosa ne sarà del suo futuro, è un preoccupato Michael a suonare alla sua porta. L'uomo anticipa alla donna una lettera che presto le arriverà: si tratta di una proposta ufficiale a ricoprire l'incarico di procuratore distrettuale. Christine è felicissima ed entusiasta a questa notizia, mostrandosi onorata ed emozionata all'idea di ricoprire una tale prestigiosa carica. Michael, tuttavia, fatica a condividere la gioia della donna, ammettendo di essere dispiaciuto e abbastanza preoccupato all'idea di non avere più Christine nel suo studio. Michael prova così a convincere la donna a rifiutare l'offerta che, per quanto prestigiosa, non le garantirebbe comunque un reddito come quello che percepisce con il suo lavoro attuale. Christine, effettivamente indecisa sul da farsi, promette a Michael che rifletterà a lungo sul da farsi. Tornato da lavoro, Victor è scioccato nel trovarsi di fronte suo fratello Matt, che non vedeva da tantissimi anni. Nonostante l'accoglienza molto calda di Victor, però, l'uomo non sembra dell'umore giusto per lasciarsi andare alla gioia; e infatti, si scopre ben presto che Matt è arrivato per dargli notizie per nulla buone su loro padre. Quando scopre che il padre è in punto di morte, dopo averlo creduto già morto per anni, Victor cambia subito umore. L'uomo non si dice affatto addolorato per la cosa e rifiuta l'invito di Matt di andargli a fare un'ultima visita. Più tardi, dinanzi al silenzio dell'uomo, è Nikki a sciogliere il ghiaccio suggerendo a Victor che potrebbe avere dei rimpianti in futuro se lascerà andar via suo padre senza riconciliarsi con lui. Victor, tuttavia, ribadisce di non voler avere niente a che fare con Albert che, per quanto gli riguarda, è già morto tanti anni prima. Quando Nicholas affronta nuovamente Victor rinfacciandogli di essere ormai a conoscenza delle sue malefatte Victor si dice stufo di passare per il capro espiatorio; tutto ciò che ha fatto è esclusivamente per la sua famiglia e non concepisce come Nicholas non riesca ad apprezzarlo non mostrando un briciolo di gratitudine. Phyllis nel frattempo, intenzionata a parlare con Victor circa il suo rapporto con Nicholas, si dice disposta ad aiutarlo nel gestire le cose prima che possano andare fuori controllo. Decidendo di fidarsi della donna, nonostante sia la moglie di Jack, Victor ammette quindi che alcune persone sono state indotte ad aiutare la Linea Safra a spese della Tuvia; e tutto ciò, agli occhi di qualcuno, potrebbe essere vista come una pratica commerciale criminale. Quando Phyllis gli fa capire di sapere la verità, Michael non riesce a credere che Victor sia stato così stupido da aver condiviso con la lei tutte le informazioni più riservate della Newmans; Phyllis, tuttavia, prova a convincerlo che non ha alcuna intenzione di rivelarle a Jack, promettendo che non si pentiranno del suo aiuto. Deciso ad andare fino in fondo, Nicholas si reca dal procuratore distrettuale Glenn Richards che, sconvolto dall'ipotesi accusatoria del ragazzo, gli chiede se davvero voglia aprire un procedimento contro suo padre, avvertendolo che una volta avviata l'indagine non poi possibile più tornare indietro. Nicholas, più determinato che mai, conferma la sua volontà di fare giustizia al procuratore, che gli promette quindi di avviare entro qualche giorno l'istruttoria. Nikki, nel frattempo, convoca una riunione di famiglia con Victor, Victoria e Sharon per parlare di Nicholas. Sharon, felice che Nikki voglia tenerla in considerazione, esprime la sua preoccupazione per lo stato di profondo odio che Nicholas mostra nei confronti del padre. Victor conferma di sentirsi ormai bersaglio da parte di Nicholas per ogni suo comportamento e Nikki, amaramente, riflette che questa sembra essere una caratteristica tipica dei Newman, dal momento che lo stesso Victor non ha alcuna intenzione di far visita al padre morente. Sharon, come anche Victoria, pensa sia un errore non andare a dargli l'ultimo saluto, portando come esempio il suo rimpianto di non aver mai potuto vedere suo padre, anche solo per pochi minuti, nonostante tutto il dolore che ha fatto a lei ed a Doris. Alla fine, pressato da tutte e tre le donne, Victor accetta di andare a Toronto per far visita ad Albert, ma ad una condizione: che Nicholas venga con lui. Sia Nikki che Sharon concordano sul fatto che Nicholas dovrebbe accompagnarlo: solo in questo modo, infatti, potrebbero forse riuscire a ricreare l'unità familiare ormai da troppo tempo perduta. Più difficile appare l'impresa di convincere Nicholas ad andare con il padre ma alla fine, grazie soprattutto alle preghiere della moglie, Nicholas si convince ad accettare. E nonostante Victoria esprima i suoi dubbi circa la possibilità di una riconciliazione con Nicholas durante il suo viaggio a Toronto, anche se Victor appare ottimista. Lo stesso Nicholas, intanto, chiama Richards per vedere se l'inchiesta procedeva, egli lo assicura che ormai l'inchiesta è partita, è nelle mani del procuratore federale Franklin Becker. Più tardi, Nicholas informa Jack che ha informato le autorità federali che hanno avviato l'inchiesta; l'uomo si mostra preoccupato per le possibili implicazioni di Phyllis, ma è anche combattuto sullo stesso ruolo avuto dalla moglie, che nel frattempo appare sempre più infastidita dalla presenza sempre più ingombrante di Diane sia alla villa che alla Jabot. Quando il procuratore federale Becker fa visita a Michael, domandandogli se sia al corrente di frodi nell'azienda per cui lavora, l'uomo fa finta di non sapere di cosa si parli. Becker tuttavia, per nulla impressionato dall'apparente calma di Michael, lo invita in procura per una serie di domande da fargli circa i rapporti della Newmans con i propri rivenditori. Alla vigilia del viaggio di Victor e Nicholas a Toronto, Nikki non può che esternare le sue speranze che questo viaggio contribuisca alla loro riconciliazione. Durante il loro viaggio in aereo, Victori spiega a Nicholas il suo rapporto, praticamente inesistente, con il padre, affermando di non pensare che potrà mai cambiare opinione su di lui. Arrivato in ospedale, non appena varcata la porta dell'ospedale, Albert domanda a Victor e Nicholas perché sono lì; e pensando si tratti di sacerdoti afferma di non volere visite e di voler stare solo. Victor chiede ad Albert se il nome di Christian Miller gli risulti familiare, ma Albert non sembra interessato a discutere; e convinto che Christian, suo figlio, abbia mandato i due uomini per ottenere denaro da lui ora che è moribondo, Victor afferma di non volere nulla da lui: è lui Christian, il ragazzo rifiutato e lasciato crescere senza un padre in un orfanotrofio. Albert ammette di avere un figlio di nome Christian ed ammette di non avere problemi a riconoscerlo, ma non si scusa per averlo abbandonato. Convinto che l'uomo sia arrivato sin lì per cercare di estorcergli del denaro, Albert schernisce Victor davanti agli occhi di uno sconvolto Nicholas domandandogli se davvero sperasse in una riconciliazione con lui in punto di morte. Uscito dalla stanza, Victor si lascia andare ad un pianto disperato che fa affiorare tutto il dolore per una ferita mai sopita; l'uomo ringrazia Nicholas per essere lì, dopo di ché lo stesso Nicholas incita il padre a tornare a casa. Il primo giorno di lavoro di Christine nell'ufficio del procuratore distrettuale inizia proprio come lo aveva sognato, con la sua scrivania affianco a quella di Richards; ben presto, però, le convivialità finiscono non appena Christine si accorge con grande sgomento che il primo caso di cui occuparsi è proprio quello che vede indagati il suo amico Victor e l'ex collega Michael. Sconvolta, Christine non riesce a credere alla accuse e in ogni caso ritiene di dover rifiutare l'incarico per conflitto di interessi. Richards, tuttavia, la spinge a non perdere questa occasione di farsi le ossa e dimostrare il suo valore. Un preoccupato ed agitato Michael, nel frattempo, cerca di mettersi in contatto con Victor per metterlo al corrente della visita di Becker e del fatto che probabilmente stanno iniziando un'indagine nei loro confronti, ma non riesce a trovarlo e Nikki si rifiuta di rivelargli dove sia andato. Quando poi si imbatte in Phyllis, Michael le domanda freddamente se abbia parlato con Jack del loro caso, ma la donna assicura di non averlo fatto, pur non riuscendo a convincere pienamente l'uomo che sia effettivamente così. Ben presto Christine va da Michael per domandargli se sia implicato in qualche azione criminale, ma l'uomo minimizza riconducendo tutto alla solita faida tra i Newmans e la Jabot; d'altronde, come potrebbe mettere a repentaglio la sua licenza così a lungo sudata per riconquistarla? Christine sperava che non era la coscienza sporca di Michael a parlare; dopodiché ha avuto un breve battibecco con Phyllis, che non ha mai dimenticato il ruolo avuto da Christine nel portargli via suo figlio. Sull'aereo per il ritorno, Victor esprime a Nicholas tutta la sua amarezza per l'incontro con Albert, che neanche in punto di morte è stato capace di un briciolo d'amore e di umanità per suo figlio. Nicholas, che sembra molto colpito dall'esperienza, ammette di immaginare ciò che prova il padre e gli offre il suo sostegno; Victor ribadisce quindi l'importanza per lui della famiglia, che proviene proprio dalla volontà di non diventare come suo padre. Tornato in città, Victor viene riportato alle vicende professionali da Christine, che amaramente ammette di dovergli parlare non come amica ma nel suo ruolo di procuratore distrettuale: l'argomento, corruzione commerciale. L'uomo, che appare infastidito di essere trattato come un criminale, non appare comunque per nulla sorpreso di queste indagini, le ennesime della sua carriera aziendale, mostrandosi tranquillo che sul fatto che presto, tutto, si sciolga in una bolla di sapone. Nicholas è evasivo alle domande di Victoria e Nikki, curiose di sapere cosa sia accaduto a Toronto. E' Victor, allora, ad informarle dell'esito deludente del viaggio, con Albert che si è come sempre dimostrato crudele e insensibile. Amaramente, Victor ammette che sia stato un errore andare lì; e la notizia della morte dell'uomo non fa che aggiungere dolore alla tristezza per una storia che non doveva finire in questo modo. Inutilmente, Nikki cerca di consolare il marito dicendosi ancora una volta orgogliosa dell'uomo che è diventato. Assiste alla scena un pensieroso Nicholas che, sorpreso dalla velocità con cui stanno portando avanti le indagini, inizia ad avere dei dubbi sul fatto che sia stata una mossa troppo avventata e frettolosa quella di denunciare il padre.

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