lunedì 16 novembre 2015

2002 (#1) - La decisione di cambiare nome al figlio, il fallimento della terapia di Phyllis, la rivelazione a Jack sulla paternità di Kyle e la scoperta di Diane

A Milano, Diane decide di cambiare nome a suo figlio, chiamandolo Kyle: d'altronde, non ha più senso lasciare il nome concordato con Victor; nome che oltretutto era dedicato proprio all'uomo. Domandandosi poi la motivazione del viaggio di Nikki, Diane si convince che la donna sappia qualcosa sull'identità del padre del bambino. A Genoa City, intanto, Jack è incredulo e frustrato quando Nikki ribadisce che non intende dirgli chi sia il padre; la donna, però, è decisa nelle sue intenzioni, liquidando la faccenda informandolo di essere andata a Milano dove ha potuto verificare che Diane è felice e c
he il piccolo Christian sta bene. Phyllis, nel frattempo, si mostra eccitata all'idea di poter presto restare incinta di Jack; parlando con Michael, infatti, Phyllis informa l'uomo che le mancano ormai solamente pochi trattamenti prima di poter iniziare a provare la fecondazione in vitro. Nonostante l'euforia di Phyllis, però, il dottor Reese Walker è preoccupato per il risultato delle analisi della donna e ne parla con Jack, consigliandogli di convincere la donna a ridurre la terapia ormonale. Proprio mentre Jack e Phyllis parlano del trattamento, la donna sviene crollando tra le braccia dell'uomo. In cerca di risposte, Jack si confronta nuovamente con il dottor Reese che, preoccupato per gli effetti collaterali possibilmente disastrosi per la donna, decide di sospendere il trattamento. Phyllis è disperata per l'interruzione, ma Jack la rassicura ricordandole che la cosa più importante è il loro amore e non vuole nient'altro che lei. Jack non vuole più rischiare di mettere a rischio la salute di Phyllis; tuttavia, la donna non ha intenzione di rinunciare alla gravidanza e cerca, inutilmente, l'appoggio di Ashley per convincere il fratello ad accettare un nuovo trattamento. Nikki, intanto, è sconvolta di trovarsi di fronte la sua porta Diane. La donna informa Nikki di essere tornata da Milano intenzionata a scoprire l'identità del padre di Christian e pretende risposte sul suo viaggio a Milano. Nikki, ovviamente, glissa le domande della donna prima di correre preoccupata da Katherine in cerca di consigli. Diane cerca l'appoggio prima di Brad e poi di Michael per aiutarla a scoprire le intenzioni di Nikki, convinta che lei sappia chi sia il padre del bambino. Ashley, infastidita dalla presenza della donna, esorta Diane a tornarsene a Milano, ma questa non ha nessuna intenzione di rinunciare al suo obiettivo. Presentatasi ai laboratori Robertson, Diane cerca così di ottenere da Justin informazioni sul campione di sperma adottato nel suo concepimento. Quando Nikki sente dallo stesso Jack il ricovero di Phyllis e il rischio corso per restare incinta; e quando l'uomo, amaramente, ammette a Nikki che non potrà mai avere figli con Phyllis, la donna comprende che il più grande desiderio di Jack sia quello di diventare padre. Nikki decide così di rivelare a Jack la vera identità del padre di Diane: lui Phyllis non nasconde a Michael la sua frustrazione di non riuscire a dare un bambino a Jack, mostrandosi preoccupata per l'improvviso arrivo in città di Diane e convinta che la donna voglia mettere le mire su suo marito. Michael la incita a non dubitare dei sentimenti di Jack nei suoi confronti, esortandola poi a non demordere e ad avere fede: prima o poi riuscirà a dare un bambino a Jack. Quando poi è la stessa Diane a presentarsi nell'ufficio di Michael, tra le due donne l'odio e la rivalità escono subito allo scoperto; e la rissa che ne nasce viene sedata con difficoltà da Michael, che prova inutilmente a farle ragionare. Phyllis esterna le sue preoccupazioni ad Ashley circa la presenza in città di Diane, trovando in lei una preziosa alleata: entrambe le donne, infatti, non sopportano Diane e la situazione che si è venuta a creare. Quando Phyllis trova una sciarpa da donna nell'ufficio di Jack, comprende subito che suo marito ha incontrato Diane a sua insaputa. Phyllis si mostra quindi gelosa e infastidita, ma l'uomo la rassicura, promettendole che farà in modo che Diane non rappresenterà mai un problema tra loro due. Parlando con Nikki dei suoi problemi a concepire un bambino, Phyllis sembra interessata all'idea di poter dare un bambino a Jack tramite una gravidanza surrogata, e quindi affittando l'utero di un'altra donna. Ben presto, però, cambia idea rendendosi conto che non potrebbe mai accettare l'idea che un'altra donna possa portare in grembo il figlio di suo marito. La stessa Diane, intanto, inizia ad avere dei seri dubbi sulla sua permanenza in città: è evidente che qui nessuno la voglia, e forse sarebbe meglio per lei e per Kyle se tornasse a Milano. Jack però, rassicurato da John Silva sul fatto che so fosse dimostrato che egli è effettivamente il padre di Kyle potrebbe vantare dei pieni diritti sul bambino, è intenzionato a trattenere Diane almeno finché non sia certo della sua paternità. Con la scusa di approfondire il ruolo di Nikki nella faccenda della paternità di Kyle, Jack convince quindi Diane a non partire; e mentre parlano, riesce a strapparle un capello, ed un campione di saliva di Kyle, che porta subito a far analizzare per scoprire la verità. I tentativi di Jack di trattenere Diane, intanto, sembrano fallire quando la donna annuncia a Jack di aver deciso di tornare a Milano. L'uomo, consapevole che se la donna partisse con Kyle rischierebbe di perdere per sempre la possibilità di avere la custodia di suo figlio, istintivamente rivela a Diane la verità: è lui il padre di Kyle! Diane è sconcertata dalla notizia, ma Michael, a cui la donna si riceve immediatamente per chiedere consiglio, sembra scettico e la incita a non fidarsi di Jack, che intanto dal laboratorio di analisi Robertson riceve la conferma da Justin che lui è effettivamente il padre di Kyle.

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