martedì 17 novembre 2015

2002 (#28) - L'incendio doloso a Villa Abbott, la testimonianza di Isabella, le accuse di Diane e l'incriminazione di Phyllis

Nel frattempo, a Villa Abbott, qualcuno cosparge benzina nell'appartamento sulla piscina, innescando un furioso incendio. Quando Jack e Mamie si precipitano a vedere cosa stia succedendo, sono sconvolti nel trovare Diane distesa a terra priva di sensi. Immediatamente vengono chiamati i soccorsi ed i pompieri, che domano l'incendio; e quando i paramedici risvegliano la donna, tutti tirano un sospiro di sollievo vedendo che per Diane l'unica conseguenza è stato solamente un grande spavento. Jack ipotizza che ci sia stata una fuga di gas o un corto circuito, ma Diane, supportata da concrete ipotesi della polizia, è scettica al riguardo, ritenendo piuttosto che si sia trattato di un evento doloso. Quando anche le autorità confermano la natura dolosa dell'episodio avendo rinvenuto dei guanti ed una tanica di benzina poco lontano la villa, tutti, John e Jack per primi, sono sconvolti. Neanche a dirlo, i sospetti di Diane, nonostante questa non faccia nomi durante la sua prima deposizione, ricadono immediatamente su Phyllis. Quando Phyllis, pur dichiarandosi completamente estranea ai fatti, ammette che i guanti sporchi di benzina appartengono a lei, la sua posizione si aggrava subito; ed i sospetti nei suoi confronti non fanno che aumentare quando Diane, di fronte agli inquirenti ed al detective Hank Weber, confessa che non corre buon sangue tra lei e Phyllis, rispettivamente madre del figlio e moglie di Jack. Alle domande della polizia che gli chiede dove si trovasse la notte dell'incendio, Phyllis non sa dare una risposta precisa capace di fornirgli un alibi convincente, dal momento che, pur essendo uscita a cena con Jack, è stata ben presto costretta a far ritorno alla villa, evidentemente poco prima dell'incendio, per cambiarsi d'abito. Phyllis, sempre più nervosa, confessa di sentirsi sotto accusa ad un sempre più confuso Jack, che la rassicura dicendole di non avere nulla da temere, se davvero fosse innocente. Innervosita dai dubbi che anche Jack comincia ad avere, una isterica Phyllis accusa Diane, perfetta nel ruolo di vittima, di aver inscenato tutto solamente per incastrarla Jack assicura Phyllis di credere alla sua innocenza, e di aver già contattato John Silva per la sua difesa. Le indagini di Weber, nel frattempo, procedono spedite, e tutto si muove in direzione sfavorevole per Phyllis: dalla testimonianza di Isabella, alleata di Diane in questa battaglia, che confessa di aver visto Phyllis rientrare alla villa dieci minuti prima dell'ora dell'incendio, a quella di Jill, che ammette di essere stata cercata dalla stessa Phyllis per essere messa in contatto con un sicario, passando per le tracce di solventi nel cofano dell'auto di Phyllis. Sconvolto da queste indiscrezioni, anche l'incrollabile fede di Jack nei confronti della donna inizia a vacillare, nonostante nel suo cuore sente ancora che la donna, nonostante tutto, sia davvero innocente. Dopo solamente pochi giorni dall'apertura del fascicolo di indagini, il procuratore Richards, ritenute sufficienti le prove fin qui raccolte, emette un mandato d'arresto per Phyllis, che viene portata in prigione di forza dal detective Weber proprio sotto gli occhi sconvolti di Jack e John e quelli pieni di soddisfazione e vendetta di Diane, che si dichiara finalmente più sicura per sé e per Kyle sapendo che la donna è dietro le sbarre. Per fortuna, dopo neanche ventiquattro ore dall'arresto, John Silva riesce ad ottenere dal procuratore Richards, per la gioia di Jack e Phyllis, la scarcerazione della donna per mancanza di prove concrete. In riunione con Jack e John per decidere la loro strategia difensiva, John Silva annuncia con dispiacere che è a conoscenza, in anteprima, della decisione del gran giurì: Phyllis sarà rinviata a giudizio con una incriminazione ancora più pesante di quella prevista: tentato omicidio. Jack è incredulo, ma John gli mostra il video schiacciante in mano alla polizia, ossia quello di una donna molto somigliante a Phyllis che acquista in una ferramenta i solventi ritrovati nella villa e che sono stati utilizzati per dar vita all'incendio. Nonostante queste prove apparentemente schiaccianti, Phyllis continua a proclamare la sua innocenza; ma nonostante Jack l'assicuri sul fatto che le creda, la donna sente intorno a sé sempre di più un alone di sfiducia e sospetto. Diane, nel frattempo, si crogiola godendo di come le cose si stiano mettendo; la donna sente che i suoi sogni, ossia quello di scalzare Phyllis e prendersi Jack, si stanno finalmente realizzando. Diane decide così di fare visita a Jack per vedere come sta; la donna finge di essere preoccupata per Phyllis, e cerca di convincere l'uomo su quello che ha sempre detto, ossia che si tratti di una persona estremamente pericolosa e mentalmente instabile che avrebbe urgentemente bisogno di un aiuto psichiatrico. Diane, poi, sfruttando l'occasione del momento, cerca di sedurre Jack e di baciarlo, prima di essere però fermata dallo stesso uomo, che gli ricorda ancora di essere un uomo sposato. Diane, così, va via, convinta però che presto le cose cambieranno radicalmente.

Nessun commento: